Promenade poetica a cura dei
POETI AlterNATIVI BELLUNesi
Un pomeriggio di poesia
dedicata a Madre Natura,
l’Uomo e la Terra
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Sabato 16 maggio
ore 17.00
presso il giardino
della SOMS
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INGRESSO LIBERO
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FROM THE THAMES TO THE PIAVE
Love, the State of the World and other Trivia…
DAL TAMIGI ALLA PIAVE
L’Amore, lo stato del Mondo ed altre banalità…
Venerdì 6 febbraio
alle ore 20:45
il Centro Culturale
PIERO ROSSI
in Piazza Piloni a BELLUNO
(storica caserma dei pompieri)
ospiterà
Gianni Carlin & Guido Comin PoetaMatusèl
due dei POETI AlterNATIVI BELLUNesi
in un viaggio musicalpoetico
in INGLESE e ITALIANO.
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“La Gelatina non Balla il Twist”
La presentazione della
seconda silloge poetica di
“La Gelatina non Balla il Twist”
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I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.
Ecco un estratto:
Un “cable car” di San Francisco contiene 60 passeggeri. Questo blog è stato visto circa 1.800 volte nel 2014. Se fosse un cable car, ci vorrebbero circa 30 viaggi per trasportare altrettante persone.
“I Versi dell’Airone”
Poesie per tutta una Vita
Un incontro poetico informale con l’autore,
Guido Comin (PoetaMatusèl)
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DAL TAMIGI AL PIAVE
L’Amore, lo stato del Mondo ed altre banalità
Giovedì 11 settembre
ore 21:00
il gastropub
MARIEN PLATZ
di San Donà di Piave,
in associazione con
BRITISH INSTITUTES,
ospiterà i
POETI AlterNATIVI BELLUNesi
in un viaggio poetico
in INGLESE & ITALIANO.
(Con sprazzi musicali!)
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Trova il gastropub MARIEN PLATZ su facebook!
British Institutes di San Donà di Piave (VE)
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@ Caffè Commercio
Largo Castaldi
Feltre (BL)
mercoledì 20 agosto
ore 21:00
Per alcuni, l’estate significa le tanto agognate ferie,
da trascorrere obbligatoriamente al MARE…
Per altri, è il tempo di andare rigorosamente
solo in MONTAGNA!
Ci si aspetta sempre che l’estate porti anche il bel tempo,
però ormai sappiamo bene che spesso non è più così …
Dall’estate, direttamente o indirettamente
e come da tutte le altre cose della Vita,
i Poeti traggono ISPIRAZIONE.
*
Durante la serata, il nostro pubblico potrà anche ammirare
alcune opere dello scultore feltrino Mauro Ricci!
(Sposta il cursore del mouse sull’immagine, per controllarne la visualizzazione.)
https://www.facebook.com/groups/poetialternativibellunesi/?fref=ts
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Quando l’Arte incontra l’Arte incontra l’Arte…
Dopo il felice connubio delle opere dei due artisti
– Paolo Moro, scultore, e Michelangelo Zanin, pittore –
giovedì sera si unirà a loro anche
una terza Arte: la Poesia.
Ma la Poesia è davvero un’Arte?
Pochi sembrano pensarla affermativamente,
in questo senso.
I POETI AlterNATIVI BELLUNesi
faranno un modesto tentativo
di dimostrare che
è proprio così!
Al Cubo di Botta,
una botta di… cubo!! ;-O
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Noi POETI AlterNATIVI BELLUNesi
siamo quasi dei montanari;
le DOLOMITI le abbiamo nel sangue
e non solo metaforicamente…
Però anche noi, come tutti i montanari,
e non solo, non possiamo prescindere
dal fatto che siamo composti per oltre il
70% di acqua e siamo dunque molto
attratti – anche poeticamente parlando –
dal MARE! ;O)
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Sarà di nuovo gradito ospite dei Poeti BL
l’amico poeta bassanese Marco Patuzzi!
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i POETI AlterNATIVI BELLUnesi
vi racconteranno come … in POESIA! ;o)
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Centro Culturale
Via Cal de Formiga 31
S. Giustina Bellunese
sabato 22 marzo, ore 17:30
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“INNI alla PRIMAVERA”
il contributo dei
POETI AlterNATIVI BELLUNesi
all’inaugurazione della mostra di pittura
“La Primavera Inquieta”
curata da Massimo Anania
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… sulla pagina dell’evento:
https://www.facebook.com/events/1414448022145471/
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… e sul blog:
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“ASPETTI DELL’ESISTERE”
Infiniti sono gli aspetti dell’ESISTERE!
In questa serata poetico-musicale,
i POETI AlterNATIVI BELLUNesi si soffermeranno
– poeticamente, ben s’intende! –
su alcuni di essi …
IL RICORDO delle cose del passato,
tante cose – a volte belle, altre volte terribili …
IL VIAGGIO intrapreso e portato a termine,
ma forse anche quello sognato e mai fatto …
LA VITA stessa, il dono più prezioso
che abbiamo – una, unica e insostituibile …
LA MUSICA, senza la quale la Vita sarebbe
molto diversa: un mondo incolore …
LA MORTE, ovvero la naturale conclusione
di qualsiasi ciclo vitale, inevitabile epilogo …
I SASSI, che formano buona parte del mondo,
senza la quale non ci saremmo nemmeno noi …
L’AMORE, per finire in bellezza! L’Amore,
quella cosa spesso piuttosto elusiva, che però
ogni essere vivente sempre ricerca, umano
o animale che sia – e forse persino le piante!
La serata sarà arricchita dalle musiche per clarinetto
di Gabriele Soppelsa.
* I N G R E S S O L I B E R O *
i POETI AlterNATIVI BELLUNesi
puoi trovarli anche su Facebook, cliccando questa riga!
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Su facebook, puoi indicare la tua partecipazione all’evento:
Clicca QUI, per accedere alla pagina!
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“Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo.
Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di
province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci,
di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone.
Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto
di linee traccia l’immagine del suo volto.”
Jorge Luis Borges
Trovaci anche su facebook: https://www.facebook.com/groups/poetialternativibellunesi/
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alla FESTA DEL PIAVE
A FAGARÈ (TV) – SABATO 1° GIUGNO
Parco naturale, Via Argine Piave – Dalle ore 16 ca.
ospiti dell’ASSOCIAZIONE VOLONTARI DEL PIAVE
ACQUE, TERRE, CIELO E SASSI
L’Essere Umano non può prescindere dalla Natura e se ne allontana solo
a proprio rischio e pericolo, perché egli fa parte della Natura stessa,
proprio come la Natura fa parte di lui. Infatti, lontano dalla Natura,
l’Uomo finisce per sentirsi alienato.
L’Acqua, uno dei grandi elementi della Natura, linfa vitale per tutto
ciò che vive – per l’Uomo ma anche per la flora e la fauna –
permea tutta la Natura e senza di essa nulla potrebbe sopravvivere.
Lo stesso corpo umano è composto di un’altissima percentuale d’acqua
e forse proprio per questo motivo noi siamo così fortemente
attirati dall’acqua, fin dalla prima età!
I Poeti sono particolarmente sensibili alla Natura,
ai fiumi, alla campagna, ai monti e al mare, alle nuvole e ai sassi.
Anche quando non cantano esplicitamente questi grandi elementi,
non possono comunque non esserne influenzati, in modi più o meno palesi.
Nella splendida cornice del parco naturale di Ponte di Piave,
i POETI AlterNATIVI BELLUNesi vi offriranno le loro poesie sull’acqua,
i sassi, il fiume, gli uccelli, il paesaggio e la terra… e non solo!
Vi aspettiamo numerosi giù in riva al fiume
– “down by the riverside” –
per un pomeriggio e serata molto speciali!
i Vostri POETI AlterNATIVI BELLUNesi ♥
Clicca qui, per trovare
i VOLONTARI DEL PIAVE su facebook!
O qui, per aderire all’evento su facebook…
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Nell’ambito della 14.a “CORRI FELTRE”,
la grande manifestazione feltrina – evento ludico-sportivo,
ma anche GIORNATA della SALUTE –
i POETI AlterNATIVI BELLUNesi apporteranno
il loro piccolo contributo…
di POESIA, ovviamente… ma non solo!
Leggeremo a ruota libera poesie sui temi più svariati,
secondo il nostro umore, il tempo che farà e…
il nostro PUBBLICO, più o meno attento o distratto! 😉
Saremo presenti a sostegno delle maggiori organizzazioni di volontariato e solidarietà della Salute, tra le quali AIDO, AIL, ADMO, AVIS-FIDAS, ANED, MANO AMICA ed altre.
Speriamo di vedervi numerosi a FELTRE!!
Anche se non correrete, con la Poesia saremo tutti vincitori!
A presto!
i Vostri POETI AlterNATIVI BELLUNesi
Qui potete trovare la locandina della manifestazione:
Sulla pagina di facebook potete dare la vostra adesione
all’evento, o almeno lasciarci un saluto o un incoraggiamento:
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POESIE di GIANNI
Parole Rovinate
Vomita un fiume di parole
senza dar segno di volerla finire.
Le parole sono così stufe
di venir pronunciate
che perdono il proprio significato,
come una giacca lasciata
sbadatamente
su una panchina dei giardini.
Parla, parla e ancora parla;
i discorsi sono sempre quelli.
Sono imprigionato in una rotonda:
qualcuno mi aiuti, maledizione!
Mi gira la testa,
soffro il mal di macchina, cavolo!
Ma non accenna a smettere.
Parla, parla e ancora parla.
Continua senza dar segno di cedimento;
è un inarrestabile vomitarsi addosso,
una montagna senza vetta
di involucri vuoti.
Pagassero un tanto a parola,
arriverebbe in elicottero
e direbbe a tutti di stare all’occhio,
ché è lui che paga gli stipendi.
Parla, parla e ancora parla.
Io faccio solo sì con la testa,
al massimo mormoro lettere a caso,
distrattamente,
come chi è stufo di tutto
in un posto dove c’è di tutto.
C’è di tutto qui, davvero,
e a tutto c’è un limite,
anche alla tortura delle mie orecchie
e di quelle povere parole,
alcolizzate dalla disperazione:
– SILENZIO! –
Divi Del Muto
C’è del trambusto
lungo via Mezzaterra.
Siamo figli di uno spasmo collerico,
inghiottiti nel nulla più assoluto.
Coltiviamo il nostro orto,
fatto di cupi minareti
alla memoria di parole non dette,
di emozioni non rivelate.
Abbiamo l’ardire di puntare il dito
verso l’eclissi di mezzogiorno,
ma non alziamo lo sguardo
oltre il recinto di quel che siamo.
Sanguisughe in fila per tre.
Frammenti di fiato
sparsi su un tavolo imbandito,
per cullare un nonsenso
senza precedenti.
Pretese caramellate,
para-pendii per voli pindarici
che si concludono
in un sol boccone.
Abbiamo la forza di sbraitare
alla pallida falce di luna,
ma non riusciamo a cantare
la canzone di quel che siamo.
Copyright © 2013 Gianni Carlin
POESIE di ANNARITA
Il tempo delle parole
C’è stato un tempo delle parole
che ci esalavano dalla pelle
a profumare il nostro spazio segreto,
a riempire il cielo di sospiri
e voci, ché il silenzio non bastava
ed era di veglia la notte, tra i sussurri
delle lenzuola e gli scricchiolii
del tetto a ricordarci i peccati
commessi e quelli a venire.
C’è stato un tempo delle parole
come erbe di primavera
a rameggiarci dal cuore le gioie
e i dolori, primizie di stagione
e antiquariato da soffitta.
C’è stato un tempo delle parole
a modulo continuo e senza
interruzione di pagina,
una tipografia del pensiero
assidua e irriverente
a reclamare la pausa caffè
e le ferie non godute.
Adesso che la mia pelle tace
sotto uno strato di polvere,
mentre il prato sfiorisce le ore
e il rullo s’inceppa tra colpi di tosse
e singhiozzi d’inchiostro,
rivedo quelle parole e tutte le altre
che non ci siamo scambiati
per mancanza di volontà,
ed è come se il cielo triste
piangesse le sue stelle perdute
nella notte di San Lorenzo.
Consumo parole la notte
Consumo parole la notte
che svaniscono al sole
perché il giorno
non le vuole sapere.
Mi vengono a cercare,
amanti sfrontate
che non sanno tacere
e danzano al buio
coi loro piedi scalzi
a cancellare ogni traccia
di quel passaggio smanioso.
Così nel sonno frequento
tormentati labirinti
di sabbia e pensieri
e combatto un lungo assedio
di amore e peccato.
Metto un punto
Metto un punto nella mia vita
che sia l’inizio del segno,
l’incontro del silenzio
con la voce della parola,
del gesto inatteso
a raccontarmi il dentro
quello che non appare
che non traspare
se non ad uno sguardo
che mi legga oltre
attraverso la mia presenza
indeterminata, incompiuta.
Metto un punto nella mia vita
che sia la fine del segno
l’incontro della voce
con lo stridore del silenzio,
del nulla atteso
del vuoto dopo, del sottovuoto
quello che non compare
che non dispare
che non esiste.
Copyright © 2013 Annarita Capraro
POESIE di GIORGIO
VIA BONI 51
La luce che cade
il fiore che sale
la folla, le mani,
non ho più rimedi
non scappare, rimani
“A che sta pensando?
E per non pensare, che fatica!
E il suo pene in naftalina?
A cosa pensa, mi dica”
Non vedo, non sento
ho solo un ricordo
vorrei naufragare
quanta fatica
mia madre ha paura
non vedo, non parlo
c’è qualcosa che si avvicina
tra il ricordo di un furto
e l’orgasmo della vicina
“A cosa pensa? Mi dica, mi parli
è arrabbiato con me?
Che grossa paura
stabiliamo un rapporto
stabiliamo una cura…”
Mi ricordo i silenzi
affilati a punizione
mi ricordo un bambino
fuggito sotto il letto
mi ricordo un Natale
senza i piatti della festa
mi ricordo che piangevi
se aprivo la porta.
EBBENE SÌ, LA LUNA
Io poi di te
non vorrei s/parlare
ma su di te mi fai inventare
distorta luna
gelo tra luna e luna e
scontata luna
su di te, scontato masso
luna culla
nel mio perdono
non voluta e involuta luna
luna violata
ali di fata
luna esatto crisantemo
luna estratto di sereno
tu per tutti e
tu lenzuolo
tu nel rigo
filo d’oro
TUT, SOLCHE
Tut, solche,
al scampa via
sot sto cielo che se fà fun
tél fun pers de la nòt
tel fil pers de la nòt
tel sbaregar lontan
de la nòt
cossa ne saralo sucess
l’era apena dó sere fa,
me pense, l’era apena an an fa
e tut al par desfarse
tra le ombrie che se zherca
par far an zhest
de tuta ‘sta not
cossa saralo stat
a penderne fin te l’ór de ‘sto dì
a farne tocar par davero
‘sta piova fissa da sempre
intant che ‘ste man bianche
se sporca de inchiostro
e tut, solche,
scampa via
Copyright © 2013 Giorgio Roncada
POESIE di LORELLA
A BECCO CHIUSO
Le zampe non fanno presa
troppo soffici le nuvole
le ali non sollevano
in mancanza d’aria.
A becco chiuso graffio
la porta del Paradiso.
La Poesia è un modo di tacere
di essere
di pregare.
PRONTA A SVISCERARE
Stringo le mascelle – vescica
piena e testa vuota – in attesa
d’imbonire i passanti, di sbrogliare
l’equivoco.
Mi dibatto come pesce sul fasciame,
pronta a sviscerare.
Ma taccio.
In fondo, la lingua è
una fetta di carne, capace
di muovere il silenzio
a tracciare segni …
che sono parole.
Copyright © 2013 Lorella De Bon
POESIE DI GUIDO
GIOVANE ACQUA, ANTICA ROCCIA
Io sono una vecchia roccia,
impervia quasi a tutto,
che né gelo né uragani,
né sole né terremoti
di lunghe ere geologiche
hanno saputo far tremare,
né scheggiare più di tanto.
Ma tu, giovane acqua,
anche se magari benedetta,
ogni volta tu – stillicidio
delizioso ma inesorabile –
riesci a penetrarmi perfino
nelle crepe più profonde,
forse quasi microscopiche,
che solo sai raggiungere tu.
Non spreco altre parole,
ripetitive, inutili, per spiegarti
l’effetto – unico e inarrestabile,
prezioso, stupendamente atipico –
di questo esoagente ormai…
endogeno.
PER NON ESSERE
CONTROPRODUCENTE
Forse hai ragione tu:
troppe parole, troppe,
sono già state (già!)
più volte dette e scritte,
ripetute e riutilizzate,
mietute e riseminate.
Forse ho capito e forse
non è troppo tardi per
provare a rimediare,
facendola più corta:
dicendo che ti amo –
punto e basta.
TRONO USURPATO
Un paesaggio di abeti
che danno sul Piave
(quassù un torrentello)
e il sole colora a metà
tutti i monti dintorno.
Perché questi non sono
i miei posti. Né i tuoi.
Nell’aria gelata, a fatica,
si levano note di vecchi
clarini prestati. La neve
tradisce passaggi di
piccole cose viventi.
Nel silenzio il tamburo
è il mio trepido cuore.
In questo suo regno, oramai,
se c’è una regina, sei tu.
In silenzio io
attendo tulipani,
ora dormienti.
(haiku)
Copyright © 2013 Guido Comin
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l’Associazione ACUREMA
di ANZÙ di FELTRE (BL)
ospiterà, sul sagrato della chiesa parrocchiale, i
POETI AlterNATIVI BELLUNesi
nella serata musicalpoetica
Viviamo in una società logorroica! Parlare è bello. È parlando che noi comunichiamo con il nostro prossimo. Parlando, esprimiamo quasi tutto, definiamo con precisione ciò che magari non riusciamo a dire con sufficiente dettaglio usando altri linguaggi, ad esempio quello del corpo.
La parola è un dono esclusivo dell’uomo. Tutti gli animali comunicano in qualche modo: con la voce, il colore, l’odore o il movimento, etc., ma solo all’essere umano è dato di poter parlare. Dovremmo essere molto riconoscenti di questo dono e usarlo con parsimonia.
Anche i Poeti scrivono: un vero e proprio bisogno fisiologico. Non possono farne a meno, i Poeti, proprio come non potrebbero vivere senza bere o mangiare. Però, se nei Poeti questa necessità è esasperata ai limiti talvolta dell’ossessione, la Poesia è tuttavia un bisogno che (forse) TUTTI gli esseri umani avvertono, in maniera più o meno consapevole.
La Poesia dovrebbe essere un giusto equilibrio tra PAROLA e SILENZIO. Anche quando la poesia si presenta sulla pagina stampata, è importante il rapporto fra gli spazi occupati dalle parole e gli spazi liberi, un rapporto a cui il Poeta dedica spesso molta attenzione, perché si sa che non solo l’orecchio, bensì anche l’occhio vuole la sua parte.
Secondo la poetessa rumena Ana Blandiana, “In un mondo in cui si parla e si scrive così tanto, lo scopo della poesia è diventato quello di ripristinare il silenzio, la capacità di tacere. L’ideale diventa esprimere poco, suggerire molto.” Questo è anche il principio della poesia HAIKU, che ha le sue origini nella tradizione classica giapponese e che concentra in soli tre versi – un quinario, un settenario, un quinario, cioè 5, 7, 5 sillabe – un distillato di vita, con immagini più alluse che espresse.
Sempre secondo la Blandiana, “Non dire nulla può sottintendere tutto, è l’apoteosi di questo cammino. Là dove nulla viene detto, si può suggerire tutto. Preferire il silenzio alla poesia può sembrare insensato, eppure è soltanto logico: il silenzio contiene anche la poesia, così come il bianco assomma in sè tutti i colori.” (Dal saggio “La poesia, tra silenzio e peccato.”)
Forse in Italia sono troppi i poeti, aspiranti poeti o sedicenti poeti, e spesso si vedono in circolazione composizioni che di “poetico” hanno veramente molto poco. Forse anche i poeti, dunque, dovrebbero tenere presente quel proverbio cinese e chiedersi spesso – anzi, continuamente – se i loro versi valgano davvero più del silenzio, considerando, in caso contrario, la possibilità di abbandonare la PAROLA in favore del SILENZIO!
Speriamo di vedervi numerosi ad ANZÙ, ad ascoltare le nostre parole poetiche… ma non solo!!
A presto!!
i Vostri POETI AlterNATIVI BELLUNesi
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attraverso la Città
Tre dei POETI AlterNATIVI BELLUNesi
saranno presenti:
Dalle 17.30 alle 18.00,
Annarita Capraro sarà alla Libreria Tarantola
con Pierluigi Svaluto
mentre
Lorella De Bon e Guido Comin
saranno all’Enoteca TOP90
Piazzetta Santo Stefano
poi
dalle 18.00 alle 18.30,
Lorella e Guido
saranno anche
alla Libreria MondoLibri
Via Mezzaterra
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Sabato 2 marzo 2013
alle ore 20.30
la Società Operaia di Mutuo Soccorso
“Felice Cavallotti” di Lentiai
ospiterà una serata di poesia con i
VISIONI DI DONNE
È ora di farla finita! Femminicidio? Una parola obbrobriosa,
che sentiamo ogni giorno e con frequenza sempre maggiore.
In Italia, una donna viene uccisa ogni due giorni,
dal marito, dal compagno, dall’ex fidanzato!
Questa è una situazione inammissibile, intollerabile,
in un Paese che dovrebbe essere civile, in un Paese
che è stato la culla di una delle civiltà
più grandi di tutti i tempi, in un Paese
dove proprio la DONNA ha ispirato
i capolavori d’arte di Pittori, Scultori, Poeti
– opere che le Genti del Mondo ci invidiano
e vengono dall’altro capo del Pianeta,
per ammirarle.
La Donna è madre, compagna, amica, consolatrice,
imprenditrice, musa ispiratrice… e non solo!
Venite ad ascoltare i POETI AlterNATIVI BELLUNesi,
in una serata di celebrazione poetica
degli infiniti aspetti della Donna,
magnifica creatura, dono degli dei all’Uomo
e all’Umanità, in tutte le sue
molteplici manifestazioni!
La serata sarà arricchita dai dipinti di Cinzia Viel
e dalle musiche per clarinetto di Gabriele Soppelsa.
* I N G R E S S O L I B E R O *
Per info dalla SOMS: info@somslentiai.org
https://www.facebook.com/groups/poetialternativibellunesi/
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A chi non è mai capitato di prendere a calci un sasso?
La maggior parte della gente a un sasso non fa proprio caso.
Qualcuno li guarda e li ammira.
Qualcuno li raccoglie e li colleziona.
Qualcuno li decora e li dipinge.
Esiste anche chi sostiene che i sassi abbiano un’anima e
possiedano proprietà magiche…
Noi – i POETI AlterNATIVI BELLUNesi – li mettiamo
nelle nostre POESIE!
Ci accompagna l’amica ELENA SANSON, con i suoi magici “SASSI ANIMATI”.
… e, al clarinetto, il Maestro GABRIELE SOPPELSA!
* INGRESSO LIBERO *
Per ulteriori informazioni: 0437 27 0 30
e-mail: centroculturale@dolomitipark.it
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