LA PAROLA … E IL SILENZIO! (bis)

 

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Sabato 29 giugno, alle 20:30,

l’Associazione ACUREMA

di ANZÙ di FELTRE (BL)

ospiterà, sul sagrato della chiesa parrocchiale, i

POETI AlterNATIVI BELLUNesi

nella serata musicalpoetica

 

“LA PAROLA … E IL SILENZIO!”

 

“Se le vostre parole non sono migliori del silenzio,
dovreste stare zitti.”

(Proverbio cinese)

Viviamo in una società logorroica! Parlare è bello. È parlando che noi comunichiamo con il nostro prossimo. Parlando, esprimiamo quasi tutto, definiamo con precisione ciò che magari non riusciamo a dire con sufficiente dettaglio usando altri linguaggi, ad esempio quello del corpo.

La parola è un dono esclusivo dell’uomo. Tutti gli animali comunicano in qualche modo: con la voce, il colore, l’odore o il movimento, etc., ma solo all’essere umano è dato di poter parlare. Dovremmo essere molto riconoscenti di questo dono e usarlo con parsimonia.

Anche i Poeti scrivono: un vero e proprio bisogno fisiologico. Non possono farne a meno, i Poeti, proprio come non potrebbero vivere senza bere o mangiare. Però, se nei Poeti questa necessità è esasperata ai limiti talvolta dell’ossessione, la Poesia è tuttavia un bisogno che (forse) TUTTI gli esseri umani avvertono, in maniera più o meno consapevole.

La Poesia dovrebbe essere un giusto equilibrio tra PAROLA e SILENZIO. Anche quando la poesia si presenta sulla pagina stampata, è importante il rapporto fra gli spazi occupati dalle parole e gli spazi liberi, un rapporto a cui il Poeta dedica spesso molta attenzione, perché si sa che non solo l’orecchio, bensì anche l’occhio vuole la sua parte.

Secondo la poetessa rumena Ana Blandiana, “In un mondo in cui si parla e si scrive così tanto, lo scopo della poesia è diventato quello di ripristinare il silenzio, la capacità di tacere. L’ideale diventa esprimere poco, suggerire molto.” Questo è anche il principio della poesia HAIKU, che ha le sue origini nella tradizione classica giapponese e che concentra in soli tre versi – un quinario, un settenario, un quinario, cioè 5, 7, 5 sillabe – un distillato di vita, con immagini più alluse che espresse.

Sempre secondo la Blandiana, “Non dire nulla può sottintendere tutto, è l’apoteosi di questo cammino. Là dove nulla viene detto, si può suggerire tutto. Preferire il silenzio alla poesia può sembrare insensato, eppure è soltanto logico: il silenzio contiene anche la poesia, così come il bianco assomma in sè tutti i colori.” (Dal saggio “La poesia, tra silenzio e peccato.”)

Forse in Italia sono troppi i poeti, aspiranti poeti o sedicenti poeti, e spesso si vedono in circolazione composizioni che di “poetico” hanno veramente molto poco. Forse anche i poeti, dunque, dovrebbero tenere presente quel proverbio cinese e chiedersi spesso – anzi, continuamente – se i loro versi valgano davvero più del silenzio, considerando, in caso contrario, la possibilità di abbandonare la PAROLA in favore del SILENZIO!

Speriamo di vedervi numerosi ad ANZÙ, ad ascoltare le nostre parole poetiche… ma non solo!!

A presto!!

i Vostri POETI AlterNATIVI BELLUNesi

 

 

 

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